Il software libero è un tipo di software che mette al centro la libertà dell’utente, garantendo il pieno controllo sul programma. Gli utenti possono utilizzare il programma per qualsiasi scopo, studiarne il funzionamento accedendo al codice sorgente, condividerlo con altri e, se necessario, modificarlo per adattarlo alle proprie esigenze.
Il free software non è solo un sistema che si può scaricare gratuitamente, ma uno strumento che rispetta alcune libertà fondamentali.
E' importante sottolineare che, questo concetto di libertà richiama quello della “libertà di parola” piuttosto che la semplice idea di “gratuità”. Infatti, il software libero, in
inglese free software, viene anche chiamato software libre , per eliminare l’equivoco del duplice significato della parola free, che può riferirsi sia alla libertà che alla gratuità del software.
La parola libero implica comunque delle regole: a differenza del software di pubblico dominio, il software libero è distribuito con una licenza d’uso che protegge le libertà dell’utente e impone alcuni vincoli, in quanto è necessario mantenere i crediti degli autori originali anche nelle versioni modificate e rispettare la licenza originaria quando si effettuano ulteriori modifiche. Sono questi principi assicurano che il software libero rimanga tale nel tempo.
Ma cosa distingue il software libero dal software proprietario? Il software proprietario viene distribuito con restrizioni severe e non permette agli utenti di accedere al codice sorgente o di modificarlo. Il software libero, invece, propone un modello radicalmente diverso, basato sulla trasparenza, la cooperazione e l’indipendenza dagli interessi commerciali. Il concetto di software libero condivide delle caratteristiche tecniche ma è diverso da quello di open source, nei principi e negli obiettivi.Il movimento open source nasce nel 1998 e si concentra principalmente sull’efficienza tecnica e sul miglioramento del software attraverso lo sviluppo collaborativo, non dando priorità ai diritti e alle libertà dell’utente come il movimento per il software libero; mentre l’open source vede il software proprietario come una soluzione inefficiente, il software libero lo considera un problema etico che viola i diritti fondamentali degli utenti.
La differenza tra i due termini non è solo una questione di etichette: parlare di software libero sottolinea l’importanza della libertà digitale e della giustizia sociale, mentre open source tende a porre il dibattito su questioni tecniche. Il movimento per il software libero, guidato dalla Free Software Foundation (FSF), non è solo tecnico, ma profondamente politico: promuovere il termine software libero significa educare le persone a riconoscere il valore della libertà nel mondo digitale, significa vedere la libertà di usare, condividere e modificare il software come un diritto essenziale, necessario per costruire una società più equa e collaborativa.
Nonostante il successo del software libero, molti utenti e sviluppatori non ne comprendono appieno le implicazioni etiche, confondendolo con l’open source o riducendolo a un modello di sviluppo collaborativo. E' importante ricordare che il software libero nasce per garantire che la tecnologia sia al servizio di tutti, anziché essere controllata da pochi attori dominanti. Oggi abbiamo un esempio concreto di come il software libero possa promuovere l’indipendenza e l’educazione digitale. In alcune scuole in India e Spagna gli studenti vengono formati all'uso di sistemi operativi come GNU/Linux. In altri contesti il movimento ha rappresentato un punto di partenza per lo sviluppo di iniziative che portano avanti gli stessi valori did apertura e condivisione della conoscenza, come l'Open Access. 3
"La società ha bisogno di libertà: quando un programma ha un proprietario, l'utilizzatore perde la libertà di controllare parte della sua vita."
- Richard Stallman
Un software si può definire libero quando consente agli utenti di esercitare le quattro libertà fondamentali definite dalla Free Software Foundation: 4
Un software è considerato veramente “libero” quando tutte queste libertà sono garantite, permettendo agli utenti di utilizzare, modificare, ridistribuire e migliorare il programma senza alcuna restrizione. Non sono necessari permessi né pagamenti per godere di queste libertà.
Il concetto di software libero è stato promosso da Richard Stallman, fondatore della Free Software Foundation, che ha dedicato la sua carriera a diffondere l’idea di sostituire il software proprietario con il software libero. Il suo obiettivo era quello di promuovere una cultura di cooperazione, dove ogni individuo abbia il controllo sugli strumenti che utilizza, contribuendo alla costruzione di una società più equa, trasparente e aperta.
3. Di Donato, F. (2011). Lo stato trasparente: Linked open data e cittadinanza attiva. Edizioni ETS.
4. filosofia di GNU.
Alcuni contenuti presenti su questo sito sono stati adattati da Il Sistema operativo GNU e Il Software libero. Per maggiori informazioni, visita le fonti originali.